Industria 5.0: un nuovo orizzonte per la manifattura italiana

L’evoluzione dell’industria manifatturiera italiana continua con l’introduzione del piano Industria 5.0, un provvedimento tanto atteso che mira a proseguire e ampliare il successo di Industria 4.0. In un recente intervento, il dottor Marco Calabrò, capo della segreteria tecnica del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha illustrato le novità e le differenze principali tra Industria 4.0 e il nuovo piano, sottolineando l’importanza della sostenibilità ambientale e della formazione delle competenze umane come fattori chiave.

Fattori distintivi di Industria 5.0

1. Transizione digitale e sostenibilità ambientale

  • Industry 5.0 non si limita alla digitalizzazione delle imprese, ma integra obiettivi di sostenibilità ambientale. Questo cambiamento è in parte finanziato dal programma Repower EU, che pone un forte accento su iniziative green. Nello specifico, vengono premiate quelle aziende che adottano strategie di economia circolare, ossia un modello di produzione e consumo che riduce i rifiuti e massimizza l’uso delle risorse attraverso il riciclo, il riutilizzo e la riparazione dei prodotti. Il retrofit delle macchine utensili, per esempio, si inserisce all’interno di questo modello perché dà una nuova vita a dei vecchi macchinari che sarebbero altrimenti stati smantellati a favore di una macchina nuova di zecca.
  • L’obiettivo è ridurre i consumi energetici delle imprese manifatturiere, promuovendo l’uso di tecnologie avanzate e l’autoproduzione di energia rinnovabile.

2. Benefici per tutte le imprese

  • La misura è destinata a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, settore o localizzazione geografica. Questa universalità permette a una vasta gamma di aziende di beneficiare delle agevolazioni.
  • Industry 5.0 non è considerato un aiuto di stato, il che consente una maggiore flessibilità nell’utilizzo e nel cumulo con altre misure di supporto.

3. Automaticità e requisiti documentali

  • Come per Industria 4.0, il piano 5.0 è automatico. Le imprese possono iniziare a compensare il credito di imposta se rispettano i requisiti specificati, come la riduzione dei consumi energetici.
  • I nuovi requisiti includono una riduzione minima dei consumi energetici del 3-5%, a seconda della struttura produttiva o del processo coinvolto.

Obiettivi specifici di Industria 5.0

Costruzione macchine utensili

1. Sostenibilità ambientale

  • Il piano punta a ridurre i consumi energetici attraverso l’adozione di beni strumentali tecnologicamente avanzati, come macchinari efficienti dal punto di vista energetico.
  • Promuove l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, con incentivi specifici per l’installazione di impianti fotovoltaici ad alta efficienza.

2. Formazione e competenze

  • Industry 5.0 riconosce l’importanza della formazione continua per la gestione di processi sempre più complessi. Le imprese sono incentivate a investire nella riqualificazione delle competenze dei loro lavoratori.
  • I piani di formazione devono essere erogati da enti esterni qualificati e possono includere sia corsi frontali che a distanza, con un focus su sostenibilità ambientale e transizione digitale.

Dati e numeri

1. Crescita dei robot nella manifattura

  • Dal 2017, il tasso di crescita dei robot nella manifattura italiana è stato del 7% annuo. Questo dato sottolinea l’importanza crescente della robotica e dell’automazione per mantenere la competitività delle imprese.
  • La digitalizzazione, accelerata da Industria 4.0, è diventata una necessità per il settore manifatturiero.

2. Aliquote e investimenti

  • Gli investimenti agevolabili possono arrivare fino a 50 milioni di euro per anno, offrendo un significativo supporto finanziario alle imprese.
  • La formazione ha un limite massimo di 300.000 euro per impresa e non può superare il 10% della somma degli altri investimenti, incentivando le imprese a bilanciare gli investimenti tecnologici con quelli formativi.

Schema degli incentivi

1. Investimenti trainanti e trainati

  • Gli investimenti in beni strumentali tecnologicamente avanzati sono necessari per accedere agli incentivi di Industry 5.0. Questi investimenti devono contribuire a una riduzione dei consumi energetici del 3-5%, un requisito fondamentale per garantire la sostenibilità ambientale.
  • I beni strumentali possono includere macchinari avanzati, sistemi di automazione e tecnologie digitali.

2. Impianti da fonti rinnovabili

  • Gli investimenti in impianti per l’autoproduzione di energia rinnovabile sono fortemente incentivati. Gli impianti fotovoltaici, ad esempio, devono avere un’efficienza minima del 21,5% e devono essere prodotti in Europa per beneficiare degli incentivi.
  • Questi investimenti non solo riducono i costi energetici delle imprese, ma contribuiscono anche agli obiettivi di sostenibilità ambientale del piano.

3. Cumulabilità degli incentivi

  • Industry 5.0 è cumulabile con altre misure generali, come il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo, ma non con il credito ZES (Zone Economiche Speciali).
  • Le imprese possono scegliere tra il piano 4.0 e il 5.0 in base alle loro specifiche esigenze e ai requisiti richiesti, offrendo flessibilità nella pianificazione degli investimenti.

Requisiti documentali e procedura

macchine utensili cnc

1. Perizia asseverata

  • Per beni con un valore superiore a 300.000 euro, è richiesta una perizia asseverata per dimostrare la conformità ai requisiti del piano. Tuttavia, è consigliabile ottenere una perizia asseverata anche per beni di valore inferiore, per garantire la massima trasparenza e conformità.
  • La perizia deve certificare l’efficienza energetica e l’idoneità tecnologica dei beni acquistati.

2. Certificazione dei risparmi energetici

  • I risparmi energetici devono essere certificati da soggetti individuati nel decreto attuativo. Questo processo include la perimetrazione del processo produttivo e il confronto con un anno di riferimento per verificare l’effettiva riduzione dei consumi.
  • La certificazione deve essere effettuata da enti accreditati, garantendo così la validità dei dati presentati.

3. Formazione esterna

  • I programmi di formazione devono essere erogati da enti esterni qualificati e devono coprire tematiche rilevanti come la sostenibilità ambientale e la transizione digitale. Questo approccio garantisce l’acquisizione di competenze aggiornate e rilevanti per il mercato del lavoro attuale.
  • I corsi possono essere sia frontali che a distanza, offrendo flessibilità alle imprese nella pianificazione delle attività formative.

Competitività in un mercato globale

L’industria 5.0 rappresenta un’evoluzione significativa per le imprese italiane, integrando la sostenibilità ambientale e la formazione delle competenze con la digitalizzazione. I requisiti documentali e la certificazione dei risparmi energetici sono aspetti chiave per accedere agli incentivi, con l’obiettivo di sostenere le imprese nel raggiungimento di una maggiore efficienza e competitività. Questo nuovo piano non solo aiuta le imprese a rimanere competitive in un mercato globale in rapida evoluzione, ma promuove anche pratiche sostenibili che beneficiano l’ambiente e la società nel suo complesso.

Specialmente nel mercato dei centri di lavoro CNC, non di certo conosciuti per la loro sostenibilità, l’adozione di pratiche sostenibili può beneficiare un settore da sempre acclamato per la sua innovazione tecnologica.

Con l’implementazione di Industry 5.0, l’Italia si posiziona come un leader nell’innovazione industriale sostenibile, offrendo un modello che altre nazioni possono seguire. Le imprese sono invitate a cogliere questa opportunità per modernizzare le loro operazioni, ridurre i costi energetici e formare una forza lavoro qualificata e preparata per le sfide future.

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